Around the world trip without flights was completed March 18, 2013. But many new travel projects came and will come. Books, photos and videos of a free life dedicated to the knowledge of the amazing World where we are living.

sabato 9 marzo 2013

Il viaggio introspettivo / The introspective journey


Molti sono convinti che viaggiare significhi solo conoscere culture nuove o luoghi sconosciuti. Probabilmente queste persone non hanno mai affrontato la più intensa delle esperienze di viaggio, quella solitaria. Viaggiare è molto di più di quanto citato sopra perché il vero motivo che mi ha portato sulla strada appena ventenne era legato ad una ricerca introspettiva che, nella mia realtà di casa, non aveva successo. Sotto le forti pressioni di condizionamenti sociali e familiari ero cresciuto perdendo la mia purezza infantile per diventare qualcosa che non ero io. Inevitabilmente sono entrato in uno stato di depressione adolescenziale proprio perché non sapevo chi ero e, anche quando facevo tutto quello che mi era stato insegnato, vivevo con una continua sensazione di irrequietezza. Terminata la scuola decisi di viaggiare per allontanarmi da società e casa con lo scopo di trovarmi solo di fronte a nuove esperienze che mi avrebbero messo alla prova. Fuori dalla mia vita ordinaria e alle prese con tante nuove situazioni umane, lavorative e culturali intrapresi un profondo viaggio interiore. Trascorrevo lunghe giornate in silenzio con rumorosi monologhi introspettivi. Ero invaso da continue dolorose domande perché la solitudine ti porta a fare i conti con momenti difficili del passato da cui hai cercato di sfuggire inutilmente. In quei momenti la tenacia e la voglia di cambiare possono darti le forze necessarie per non rinunciare a quel percorso fondamentale per trovare un armonia interiore. Quando superi il primo scalino aprendo la prima porta avverti già una nuova forza che se sfruttata in modo costruttivo ti permetterà di aprirne tante altre.

8 anni fa iniziò il mio percorso ed oggi mi trovo ad affrontare il giro del mondo senza aerei. In questo ultimo viaggio ho percorso 83000 km via terra e attraversato 20 nazioni diverse in 3 continenti. In oltre 500 giorni ho affrontato altri lunghi monologhi interiori e condiviso riflessioni generali con gente di ogni cultura che ho incontrato. Ho cercato un esperienza così intensa proprio per spogliarmi il più possibile dalle abitudini ereditate inconsapevolmente dalla società occidentale da cui provengo. Ho analizzato ogni mia abitudine o idea chiedendomi realmente se fosse mia o se mi fosse stata trasmessa da qualcun altro in un momento della mia vita quando non ero ancora in grado di decidere. Per esempio mi sono chiesto perché mangiavo carne e se realmente sarei stato in grado di uccidere animali per golosità. E’ stato facile trovare la risposta e siccome non ero in grado ho deciso di essere coerente con me stesso diventando vegetariano. Mi ha anche facilitato il ritrovamento della fede nella spiritualità e la decisione di vivere in armonia con ogni energia divina che mi circonda come la natura e gli animali. Da quando ho deciso di essere coerente con ogni mio pensiero ho raggiunto una serenità interiore straordinaria proprio grazie a questa forte consapevolezza. Ho scritto e analizzato tutta la mia vita passata in modo consapevole accettando e perdonando le persone che mi hanno ferito. Ma il risultato più importante di questa ricerca è stato scoprire chi sono io e cosa voglio, da quando ho trovato la mia strada molte paure sono scomparse. Ho scoperto una sicurezza rigenerante e sto cercando di trasmettere questa sensazione a tanti altri ragazzi che coltivano la mia stessa passione verso il mondo,  l’umanità e la vita stessa. La solitudine spaventa molte persone proprio perché è la soluzione a molte nostre preoccupazioni. Il viaggio è il miglior strumento per intraprendere un percorso solitario in cui conoscere se stessi nella più rapida via possibile. Proprio perché spesso ci si trova in situazioni che non dipendono da noi, ci si rende conto che l’unica soluzione è accettare di non avere il controllo sulla nostra vita e lasciarci andare. Fare quel salto nel buio che ci spaventa tanto, ma se vogliamo proseguire il nostro cammino dobbiamo farlo. La vita stessa è un viaggio da percorrere da soli, incontriamo tante persone che vanno e vengono lungo il nostro cammino ma che sono di passaggio come noi sulla terra. Il viaggio è la migliore metafora della vita.

Many people are convinced that travelling only means discovering new cultures and unknown places. They probably never faced the most intense experience of travelling, which is travelling alone. Travelling is much more than the abovementioned, for the real reason that brought me on the road when I was just twenty was connected with an introspective search which, in my situation at home, was unsuccesful. I grew up and lost my childhood purity under the strong pressure of social and family conditioning to become something I was not. Inevitably I entered a state of adolescent depression because I didn’t know who I was and, even when I did everything I’d been taught to do, lived with a continuous feeling of restlessnes. After finishing school I decided to travel, to distance myself from society and home and put myself, alone, to the test of new experiences. Aside from my ordinary life and having to deal with many new situations involving people, work and cultures, I started a deep inner journey. I spent long days in silence, loud introspective monologues within me. I was troubled by continuous painful questions because solitude forces you to come to terms with the difficult moments of the past from which you have vainly tried to escape. This is when persistence and the will to change can give you the necessary strength not to give up on that fundamental path to finding inner harmony. Once you get over the first step and open the door, you can immediately feel new energy which, if used constructively, will allow you to open many more doors.

My journey started eight years ago and today I find myself on a round-the-world journey without planes. This latest journey has taken me 83000 kilometers overland, through twenty different countries in three continents. In over 500 days I have had more long inner monologues and shared general reflections with people of every culture I came across. The search for such an intense experience was precisely in order to shed as many as possible of the habits I had unknowingly inherited from the western society of my origins. 
I analyzed every habit or idea of mine, asking myself whether it was truly mine or passed on to me by someone else at some stage of my life when I wasn’t already able to make up my own mind. For instance, I asked myself why I was eating meat and if I would be able to kill an animal for the taste of its meat. The answer was easy: I couldn’t, so I decided to be consistent with myself and become a vegetarian. This also made it easier to find faith in spirituality again and to live in harmony with every divine energy surrounding me, like nature and animals. Ever since I decided to be consistent with my every thought, this strong awareness has given me an extraordinary degree of inner serenity. I have written about and analyzed my entire life with awareness, accepting and forgiving those who hurt me. But the greatest achievement of this quest was finding out who I am and what I want, and since finding my way many fears have disappeared.
I have discovered a regenerating certainty and am trying to transmit this sensation to many other people who have the same passion as I do for the world, humanity and life itself. Solitude frightens many people precisely because it’s the solution to many of our worries. Travelling is the best way to undertake a solitary journey of self-discovery in the fastest possible way, because we often find ourselves in situations that don’t depend on us and realize that the only solution is to accept that we don’t have control over our life and to go with the flow. That leap in the dark of frightens us greatly, yet if we want to continue on our path it has to be taken. Our entire life is a journey to be travelled alone, meeting many people who come and go on our path but who, just like us are passing through the world. Travelling is the best metaphor of life.

8 commenti:

  1. Ciao,
    è un po' che non commento il tuo blog...
    Da anni ho intrapreso un viaggio interiore che, quando mi si è presentata l'occasione, mi ha spinto a fare una scelta consapevole e importante.

    Quando sono arrivato a leggerti nel punto in cui dici "ho cercato un esperienza così intensa proprio per spogliarmi il più possibile dalle abitudini ereditate inconsapevolmente dalla società occidentale da cui provengo" mi sono chiesto se ti fossi mai posto il problema della carne degli animali che sistematicamente uccidiamo in un olocausto silenzioso e nascosto.
    Poi, la risposta:
    "Per esempio mi sono chiesto perché mangiavo carne e se realmente sarei stato in grado di uccidere animali per golosità. E’ stato facile trovare la risposta e siccome non ero in grado ho deciso di essere coerente con me stesso diventando vegetariano"

    Io sono vegano da un anno e mezzo e sono felice di questa tua scelta.
    A molti può sembrare normale mangiare carne proprio per via delle "abitudini ereditate inconsapevolmente dalla società occidentale", ma oltre alla sofferenza e ai diritti degli animali che vengono calpestati ogni giorno, la sistematica uccisione di altri esseri viventi negli allevamenti intensivi è la causa principale anche dell'inquinamento del pianeta e della fame nel mondo.







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  2. Condivido pienamente le tue considerazioni. La tua esperienza ti ha portato a maturare in fretta e renderti maggiormente consapevole della tua Vita , delle difficoltà, ma anche delle opportunità ... avrai sviluppato i ricettori di sopravvivenza, la capacità di adattamento ... ti sarai trovato solo tra sconosciuti e avrai ripensato o in qualche modo riscoperto sotto un'altra luce chi nella Tua Vita ti ha amato o Ti vuole tutt'ora bene.
    Hai imparato a chiedere aiuto, hai compreso che nella vita non puoi farcela sempre da solo ... che prima poi ti occorre chiedere soccorso, un temporaneo tetto, cibo che non sempre puoi pagare e sperare nell'aiuto di gente in qualunque latitudine disposta a dividere il poco che hanno, in qualche caso ti sarai ingegnato per dover sopravvivere ... hai conosciuto la paura e lo smarrimento più totale, la tua vunerabilità e forse avrai implorato Dio di sostenerti ... forse ti sei reso conto che le risorse fisiche, nonostante la giovane età non sono illimitate e che hanno bisogno di rigenerarsi, di tempi di riposo, cure ed attenzione propria o di strutture mediche ... ti sarai reso conto che la morte è sempre dietro l'angolo, che tutto può accadere nel modo più banale ed inaspettato, solo per aver rivolto una parola alla persona sbagliata, nel luogo più sbagliato e nel modo meno adatto ... il salto nel buio è inevitabile, nel corso della propria esperienza.
    Carlo, siamo giunti alle stesse conclusioni ed esperienze seguendo strade completamente differenti ... io in più anni di Te, e per questo Ti dico che hai fatto una buona cosa della Tua Vita in considerazione della Tua giovanissima età!
    Sono più che certo, che al tuo ritorno a casa, saprai apprezzare molte cose date per scontate, comprendere e Vivere con maggior consapevolezza e Maturità ... rappresentando un punto di riferimento, un collante per la vita di molti che in qualche modo dipendono o dipenderanno dalla Tua Vita.
    A me ha fregato il fatto di guadagnare la consapevolezza dopo che le persone, molto importanti della mia Vita, sono morte! Presumo che tu possa dare molto grazie alla tua maggiore consapevolezza della Vita, a chi ancora è presente e legato ancestralmente alla tua Vita ... e poi dovrai affrontare un viaggio ben più impegnativo che è quello di mettere su famiglia, e avrai dalla tua un'umanità e un apertura mentale e quindi una maturità non eguale a molti tuoi coetanei.


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    1. Grazie Paolo, le tue parole sono stupende. Condivido tutto quello che dici e avverto la stessa consapevolezza in te. Questo mi fa molto piacere e mi conforta nel sostenere il mio cammino.

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  3. bellissime parole,il viaggio da soli e per tanti mesi ti porta davvero in un'altra dimensione,si amplifica tutto quello che c'e'attorno,le persone,i paesaggi,le culture,le religioni,tutto.

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  4. bell'articolo Carlo!! non posso che concordare su quel che dici che il viaggio aiuta a scoprire se stessi, e questa e' la cosa piu' importante, oltre le culture e le bellezze del mondo che si possono visitare. E quando tornerai la cosa migliore da fare e continuare a viaggiare anche a casa! Da fermo! Io, dopo due mesi che sono rientrato, sto ancora capendo molte cose che mi ha dato il lungo viaggio! Fantastico! E la cosa migliore e' cercare di condividere tutto questo soprattutto con amici che avrebbero bisogno di una spintarella per fare il grande passo! Buon viaggio!

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  5. ciao Carlo,
    era da un po' che seguivo il tuo blog e segretamente ammiravo la tua scelta; è passato del tempo e (non certo per spirito di emulazione, bensì per crescita) eccomi ad affrontare un'avventura simile, che mi porterà a vivere in un altro continente, con altra gente, altra cultura ed altra vita, finalmente quella più aderente alle mie concezioni ed all'idea di Vita stessa che mi son fatto in questi primi cinquant'anni d'esistenza. Abbandonerò alle mie spalle tutto ciò che mi ha pesato e spinto a tale cambiamento, portandomi solo l'esperienze utili a cavarmela nelle nuove sitazioni che incontrerò. Spero di poter assaporare l'esperienza al 100% senza escludere inconvenienti sul cammino, che come tu insegni, fanno parte del gioco...
    auguro a molti altri la stessa consapevolezza!
    saluti
    :-)

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  6. il viaggio come metafora della vita, lo penso anche io!
    hai vissuto proprio un'Avventura pazzesca! Vediamo ora che farai, una volta tornato a casa. Io invece sono in partenza, 10 anni nello stesso posto di lavoro, non ce la faccio piu'. proviamo 2 anni in nuova zelanda e australia e poi si vedra' :)

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