Around the world trip without flights was completed March 18, 2013. But many new travel projects came and will come. Books, photos and videos of a free life dedicated to the knowledge of the amazing World where we are living.

venerdì 28 dicembre 2012

Felice anno nuovo / Happy new year


Ricevo quotidianamente meravigliosi messaggi da tanti di voi che mi seguono. Vi ringrazio calorosamente perché mi riempiono di gioia e mi danno un grande sostegno nella favola che sto realizzando. Altri mi scrivono per le loro curiosità di carattere generale sul viaggio e mi scuso se a volte le mie riposte sono frettolose o poco esaurienti ma cercate di comprendere che se dovessi rispondere accuratamente a tutti voi vivrei meno l’esperienza di viaggio. Inoltre, le domande che mi rivolgete sono talvolta di carattere personale ed è difficile rispondere in maniera chiara su internet e gli aggiornamenti del blog e della pagina facebook mi richiedono già parecchio tempo. In ogni caso sappiate che tutte le vostre curiosità sono fonti di ispirazione per il libro che sto scrivendo e posso assicurarvi che, se lo leggerete, troverete tutte le risposte di cui avete bisogno. Per il momento augurandovi un 2013 straordinario, come il 2012 che ho appena vissuto io, mi limito a condividere con voi 10 consigli di viaggio frutto di tutte le meravigliose esperienze vissute lontano da casa. Spero che vi possano accompagnare nei vostri viaggi e regalare particolari emozioni.

Consigli di viaggio:

1.       Armatevi del vostro miglior sorriso e donatelo a chiunque incontrate anche a chi vi osserva diffidente. Scoprirete che superati i pregiudizi tutti hanno un cuore. Ma soprattutto siate sempre rispettosi con i popoli che vi ospitano e cercate il più possibile di parlare la loro lingua. Apprezzeranno tanto.

2.       Non passate troppo tempo in musei e monumenti ma condividete più tempo possibile con le gente locale cercando anche di viaggiare sui mezzi economici in cui viaggiano loro e di praticare le attività tradizionali che praticano giovani e vecchi. Andate nei bar, anche quelli fatiscenti dove si ritrovano i vecchi ubriaconi che hanno sempre qualcosa di interessante da raccontare. Oppure ai mercati, li c’è molta più cultura e vita di quello che potete immaginare.

3.       Nei lunghi viaggi ogni tanto un ristorante turistico può capitare, ma cercate di mangiare il più possibile nei ristoranti tipici del posto senza farvi intimidire dalle condizioni di pulizia o dall’ambiente. Gli unici mal di pancia avuti fino ad ora derivano da ristoranti turistici in cui viene richiesto ad un cuoco di cucinare piatti stranieri sconosciuti, meglio chiedere cosa sanno cucinare sia per provare le specialità locali e sia perché sanno che ingredienti usare. Attenti ai piatti troppo speziati anche se sono gustosissimi e assicuratevi sempre che l’acqua sia potabile. Per i vegetariani è molto dura, specialmente in Sud America.

4.       Al di la del tempo che avete a disposizione cercate di non programmare troppo e lasciare sempre uno spiraglio aperto al fattore sorpresa o al cambiamento di programma. Lasciatevi guidare dagli eventi e seguite i consigli della gente locale.

5.       Non utilizzate la guida. Lo so che ci sono anche informazioni interessanti su una guida ma le trovate anche su internet. Per sapere della storia di un luogo o se  avete bisogno del nome di un ostello esistono vari siti web dove trovate tutto quello di cui avete bisogno e vi offrono suggerimenti di altri viaggiatori. Chiedete il più possibile a gente del posto. La guida vi indica un circuito chiuso poco autentico e battuto da tutti i turisti e soprattutto vi trasmetterà una serie di stupide paranoie che limiteranno la vostra esperienza. Certo che la guida facilita il viaggio ma a volte è proprio bello trovarsi nell’imprevisto e imparare ad arrangiarsi. Inoltre la guida uccide l’effetto a sorpresa. Esistono dei casi di alcuni paesi così differenti dal nostro in cui la calligrafia è indecifrabile e posso capire che in questi casi possa essere ancora più utile. Se proprio non riuscite a farne a meno utilizzatela con moderazione.

6.       Il viaggio è da soli, poi lungo il cammino si incontrano altri viaggiatori con cui condividere alcuni giorni per poi tornare soli. Il viaggio non è solo la conoscenza di una cultura nuova ma soprattutto è la conoscenza di noi stessi con altri occhi, lontani da casa e da tutti i condizionmenti sociali con cui siamo cresciuti. Tutte le difficoltà di viaggio permetteranno alla vostra anima di crescere e imparare in brevissimo tempo più di quello che avrete imparato in anni. Dovete mettervi alla prova ogni giorno con  situazioni nuove e diverse che svilupperanno il vostro senso di adattamento permettendomi di affrontare la vita con una corazza più resistente quando tornerete a casa.

7.       Siate aperti con gli sconosciuti ma comunque sempre attenti al metodo di approccio che hanno nei vostri confronti soprattutto nel luoghi più turistici come le piazze principali delle grandi città. Una delle meraviglie di un viaggio è la conoscenza di gentilissime persone straniere ma notandovi soli anche i malintenzionati saranno attratti da voi. Ma attenti a non permettere alla diffidenza di rovinarvi la possibilità di conoscere gente straordinaria perché vi posso assicurare che ne ho incontrata davvero tanta.

8.       Fate per conto vostro tutto quello che è possibile fare senza gruppi organizzati. Oltre a risparmiare diverso cash, l’avventura nel raggiungere un luogo arrangiandoti enfatizzerà l’entusiasmo quando avrete raggiunto il vostro obiettivo.

9.       Muovetevi il più possibile con mezzi di fortuna, quelli che capitano sulla vostra strada a pagamento o anche no. I ricordi più belli di tutti questi spostamenti sono stati anche i più scomodi ma quando ti ritrovi assieme ad essere l’unico straniero in un cassone di un furgone ammassato con tanta gente scoprirai cosa vuol dire veramente essere accettato come uno di loro e non visto solo come un turista da spennare.

10.   Mantenete sempre alto l’entusiasmo soprattutto nelle complicazioni; quando non trovate un posto per dormire non fatevi problemi a stendere il vostro sacco a pelo su una panchina o un prato. Quando c’è un guasto al pullman scendete e partecipate nell’aiutare, potreste divertirvi. Ogni difficoltà che vi si presenta davanti accoglietela come qualcosa che doveva capitare e che vi porterà su una strada migliore. La legge dell’attrazione funziona soprattutto nel viaggio, siate dunque sempre positivi !

Every day I receive wonderful messages from many of you who are following me. I thank you warmly, because they fill me with joy and give me support on my travels. Some people write to me because they are curious about travelling in general and I apologize if my replies are sometimes written quickly or incomplete but please understand that if I was to answer every one of you at length I wouldn’t experience my travels as deeply. Also, sometimes the questions you ask me are personal and it’s not easy to reply clearly on the internet, and updating the blog and facebook page take up quite some time. Anyway I want to let you know that all your questions are a source of inspiration for the book I’m writing and I can assure you that all the answers will be there. For the time being, I wish you an extraordinary 2013, like my own past year, and I want to share with you some travelling advice based on the wonderful experiences I’ve had away from home. I hope these can accompany you in your travels and bring special feelings.

Travel advice:

1.       Put on your best smile and give it to everyone you meet, even those who look at you warily. 
After overcoming any initial prejudices, you find that everyone has a heart. More importantly, always respect the locals and try to speak their language as much as possible. They will greatly appreciate it.

2.       Don’t spend too much time over museums and monuments, try to spend as much as possible with the locals, travelling on the same cheap means of transportation as they do and doing the traditional activities which young and old people do. Go to bars, even the dilapidated ones where old drunkards have always some interesting story to tell. Or markets, there is way more cultural and life there than you can imagine.

3.       When travelling long distances one may eat at a tourist restaurant from time to time, but try and eat in typical local places without being intimidated by the level of hygiene or the environment.
The only stomach problems I’ve had so far came from tourist restaurants where foreign meals were cooked; it’s much better to order something the cooks know how to do -  this way you get to try a local speciality and they know which ingredients to use. Be careful with over-spicy dishes, even though they may be very tasty, and make sure the water is potable. Vegeterians have a hard time, especially in South America.

4.       Regardless of how much time you have, try not to make too many plans and be open to the surprise factor and to changing your plans. Let yourself be guided by the things that happen to you and follow the advice given by locals.

5.       Don’t use a guidebook. I know that there is a lot of interesting information in them but you can also find it on internet. There are many websites with advice from other travellers where you can find out the history of a place or the name of a hostel or anything else you might want to know. Ask the locals for information as much as possible. The guidebook shows you a closed circuit which isn’t very authentic, is crowded with tourists and will make you paranoid about things and limit your experience. Sure, a guidebook makes travelling easier but sometimes it’s really thrilling to face something unexpected and to make do. The guidebook also kills the surprise effect. However there are some countries which are so different from ours that you can’t understand the writing so I can understand that in these cases a guidebook can be even more useful. If you really can’t do without it, try and use it as little as possible.


6.       We travel alone, but along the road we meet other travellers with whom you spend some days and then go back to being alone. Travelling is not only about learning about a new culture but is above all about seeing ourselves with new eyes, far away from home and from all the social conditioning we were brought up with. Every travelling challenge will help our spirit to grow and learn in a very short time more than we learned in years. You must put yourselves to the test every day with new situations that will develop your ability to adapt, allowing you to face life with a thicker skin when you return home.

7.       Be open to strangers but always careful about how they approach you, especially in the most touristy places like the main squares of big cities. One of the main marvels of travelling is meeting very kind foreign people, but when travelling alone you can become a target for people who don’t exactly wish you well. But don’t allow distrust to ruin the chance of meeting extraordinary people, because I can assure you I have met plenty.

8.       Do on your own everything that can be done without an organized group. This will save you money and the adventure of reaching a destination with your own means will make the enthusiasm upon reaching your goal much greater.

9.       Try to travel by whatever form of transport is available, paid or not. The best memories often coincide with the most uncomfortable journeys, and those times you are the only foreigner in a overcrowded van you understand what it really means to be accepted as one of the locals and not just seen as a tourist to rip off.

10.   Keep your level of enthusiasm high, especially when problems arise; when you don’t find a place to sleep feel free to lay your sleeping bag on a bench or in a field. When the bus breaks down get off and help out, you might have some fun. Face every hardship as something which was meant to happen and which will take you on a better road. The law of attraction works especially while travelling so always keep a positive state of mind!

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