Ricevo quotidianamente meravigliosi messaggi da tanti di voi
che mi seguono. Vi ringrazio calorosamente perché mi riempiono di gioia e mi
danno un grande sostegno nella favola che sto realizzando. Altri mi scrivono
per le loro curiosità di carattere generale sul viaggio e mi scuso se a volte
le mie riposte sono frettolose o poco esaurienti ma cercate di comprendere che
se dovessi rispondere accuratamente a tutti voi vivrei meno l’esperienza di
viaggio. Inoltre, le domande che mi rivolgete sono talvolta di carattere
personale ed è difficile rispondere in maniera chiara su internet e gli
aggiornamenti del blog e della pagina facebook mi richiedono già parecchio
tempo. In ogni caso sappiate che tutte le vostre curiosità sono fonti di
ispirazione per il libro che sto scrivendo e posso assicurarvi che, se lo
leggerete, troverete tutte le risposte di cui avete bisogno. Per il momento
augurandovi un 2013 straordinario, come il 2012 che ho appena vissuto io, mi
limito a condividere con voi 10 consigli di viaggio frutto di tutte le
meravigliose esperienze vissute lontano da casa. Spero che vi possano
accompagnare nei vostri viaggi e regalare particolari emozioni.
Consigli di viaggio:
1.
Armatevi del vostro miglior sorriso e donatelo a
chiunque incontrate anche a chi vi osserva diffidente. Scoprirete che superati
i pregiudizi tutti hanno un cuore. Ma soprattutto siate sempre rispettosi con i
popoli che vi ospitano e cercate il più possibile di parlare la loro lingua.
Apprezzeranno tanto.
2.
Non passate troppo tempo in musei e monumenti ma
condividete più tempo possibile con le gente locale cercando anche di viaggiare
sui mezzi economici in cui viaggiano loro e di praticare le attività
tradizionali che praticano giovani e vecchi. Andate nei bar, anche quelli
fatiscenti dove si ritrovano i vecchi ubriaconi che hanno sempre qualcosa di
interessante da raccontare. Oppure ai mercati, li c’è molta più cultura e vita
di quello che potete immaginare.
3.
Nei lunghi viaggi ogni tanto un ristorante
turistico può capitare, ma cercate di mangiare il più possibile nei ristoranti
tipici del posto senza farvi intimidire dalle condizioni di pulizia o
dall’ambiente. Gli unici mal di pancia avuti fino ad ora derivano da ristoranti
turistici in cui viene richiesto ad un cuoco di cucinare piatti stranieri
sconosciuti, meglio chiedere cosa sanno cucinare sia per provare le specialità
locali e sia perché sanno che ingredienti usare. Attenti ai piatti troppo
speziati anche se sono gustosissimi e assicuratevi sempre che l’acqua sia
potabile. Per i vegetariani è molto dura, specialmente in Sud America.
4.
Al di la del tempo che avete a disposizione
cercate di non programmare troppo e lasciare sempre uno spiraglio aperto al
fattore sorpresa o al cambiamento di programma. Lasciatevi guidare dagli eventi
e seguite i consigli della gente locale.
5.
Non utilizzate la guida. Lo so che ci sono anche
informazioni interessanti su una guida ma le trovate anche su internet. Per
sapere della storia di un luogo o se
avete bisogno del nome di un ostello esistono vari siti web dove trovate
tutto quello di cui avete bisogno e vi offrono suggerimenti di altri
viaggiatori. Chiedete il più possibile a gente del posto. La guida vi indica un
circuito chiuso poco autentico e battuto da tutti i turisti e soprattutto vi
trasmetterà una serie di stupide paranoie che limiteranno la vostra esperienza.
Certo che la guida facilita il viaggio ma a volte è proprio bello trovarsi
nell’imprevisto e imparare ad arrangiarsi. Inoltre la guida uccide l’effetto a
sorpresa. Esistono dei casi di alcuni paesi così differenti dal nostro in cui
la calligrafia è indecifrabile e posso capire che in questi casi possa essere
ancora più utile. Se proprio non riuscite a farne a meno utilizzatela con
moderazione.
6.
Il viaggio è da soli, poi lungo il cammino si
incontrano altri viaggiatori con cui condividere alcuni giorni per poi tornare
soli. Il viaggio non è solo la conoscenza di una cultura nuova ma soprattutto è
la conoscenza di noi stessi con altri occhi, lontani da casa e da tutti i
condizionmenti sociali con cui siamo cresciuti. Tutte le difficoltà di viaggio
permetteranno alla vostra anima di crescere e imparare in brevissimo tempo più
di quello che avrete imparato in anni. Dovete mettervi alla prova ogni giorno
con situazioni nuove e diverse che
svilupperanno il vostro senso di adattamento permettendomi di affrontare la
vita con una corazza più resistente quando tornerete a casa.
7.
Siate aperti con gli sconosciuti ma comunque
sempre attenti al metodo di approccio che hanno nei vostri confronti
soprattutto nel luoghi più turistici come le piazze principali delle grandi
città. Una delle meraviglie di un viaggio è la conoscenza di gentilissime
persone straniere ma notandovi soli anche i malintenzionati saranno attratti da
voi. Ma attenti a non permettere alla diffidenza di rovinarvi la possibilità di
conoscere gente straordinaria perché vi posso assicurare che ne ho incontrata
davvero tanta.
8.
Fate per conto vostro tutto quello che è
possibile fare senza gruppi organizzati. Oltre a risparmiare diverso cash,
l’avventura nel raggiungere un luogo arrangiandoti enfatizzerà l’entusiasmo
quando avrete raggiunto il vostro obiettivo.
9.
Muovetevi il più possibile con mezzi di fortuna,
quelli che capitano sulla vostra strada a pagamento o anche no. I ricordi più
belli di tutti questi spostamenti sono stati anche i più scomodi ma quando ti
ritrovi assieme ad essere l’unico straniero in un cassone di un furgone
ammassato con tanta gente scoprirai cosa vuol dire veramente essere accettato
come uno di loro e non visto solo come un turista da spennare.
10.
Mantenete sempre alto l’entusiasmo soprattutto
nelle complicazioni; quando non trovate un posto per dormire non fatevi
problemi a stendere il vostro sacco a pelo su una panchina o un prato. Quando
c’è un guasto al pullman scendete e partecipate nell’aiutare, potreste
divertirvi. Ogni difficoltà che vi si presenta davanti accoglietela come
qualcosa che doveva capitare e che vi porterà su una strada migliore. La legge
dell’attrazione funziona soprattutto nel viaggio, siate dunque sempre positivi
!
Every day I receive wonderful messages from
many of you who are following me. I thank you warmly, because they fill me with
joy and give me support on my travels. Some people write to me because they are
curious about travelling in general and I apologize if my replies are sometimes
written quickly or incomplete but please understand that if I was to answer
every one of you at length I wouldn’t experience my travels as deeply. Also, sometimes
the questions you ask me are personal and it’s not easy to reply clearly on the
internet, and updating the blog and facebook page take up quite some time.
Anyway I want to let you know that all your questions are a source of
inspiration for the book I’m writing and I can assure you that all the answers
will be there. For the time being, I wish you an extraordinary 2013, like my
own past year, and I want to share with you some travelling advice based on the
wonderful experiences I’ve had away from home. I hope these can accompany you
in your travels and bring special feelings.
Travel advice:
1.
Put on your best smile and give it
to everyone you meet, even those who look at you warily.
After overcoming any initial
prejudices, you find that everyone has a heart. More importantly, always
respect the locals and try to speak their language as much as possible. They
will greatly appreciate it.
2.
Don’t spend too much time over
museums and monuments, try to spend as much as possible with the locals,
travelling on the same cheap means of transportation as they do and doing the
traditional activities which young and old people do. Go to bars, even the
dilapidated ones where old drunkards have always some interesting story to
tell. Or markets, there is way more cultural and life there than you can
imagine.
3.
When travelling long distances one
may eat at a tourist restaurant from time to time, but try and eat in typical
local places without being intimidated by the level of hygiene or the
environment.
The only stomach problems I’ve had
so far came from tourist restaurants where foreign meals were cooked; it’s much
better to order something the cooks know how to do - this way you get to try a local speciality
and they know which ingredients to use. Be careful with over-spicy dishes, even
though they may be very tasty, and make sure the water is potable. Vegeterians
have a hard time, especially in South America.
4.
Regardless of how much time you
have, try not to make too many plans and be open to the surprise factor and to
changing your plans. Let yourself be guided by the things that happen to you
and follow the advice given by locals.
5.
Don’t use a guidebook. I know that
there is a lot of interesting information in them but you can also find it on
internet. There are many websites with advice from other travellers where you
can find out the history of a place or the name of a hostel or anything else
you might want to know. Ask the locals for information as much as possible. The
guidebook shows you a closed circuit which isn’t very authentic, is crowded
with tourists and will make you paranoid about things and limit your
experience. Sure, a guidebook makes travelling easier but sometimes it’s really
thrilling to face something unexpected and to make do. The guidebook also kills
the surprise effect. However there are some countries which are so different
from ours that you can’t understand the writing so I can understand that in
these cases a guidebook can be even more useful. If you really can’t do without
it, try and use it as little as possible.
6.
We travel alone, but along the road we
meet other travellers with whom you spend some days and then go back to being
alone. Travelling is not only about learning about a new culture but is above
all about seeing ourselves with new eyes, far away from home and from all the
social conditioning we were brought up with. Every travelling challenge will
help our spirit to grow and learn in a very short time more than we learned in
years. You must put yourselves to the test every day with new situations that
will develop your ability to adapt, allowing you to face life with a thicker
skin when you return home.
7.
Be open to strangers but always
careful about how they approach you, especially in the most touristy places
like the main squares of big cities. One of the main marvels of travelling is
meeting very kind foreign people, but when travelling alone you can become a
target for people who don’t exactly wish you well. But don’t allow distrust to
ruin the chance of meeting extraordinary people, because I can assure you I
have met plenty.
8.
Do on your own everything that can
be done without an organized group. This will save you money and the adventure
of reaching a destination with your own means will make the enthusiasm upon
reaching your goal much greater.
9.
Try to travel by whatever form of
transport is available, paid or not. The best memories often coincide with the
most uncomfortable journeys, and those times you are the only foreigner in a
overcrowded van you understand what it really means to be accepted as one of
the locals and not just seen as a tourist to rip off.
10.
Keep your level of enthusiasm high,
especially when problems arise; when you don’t find a place to sleep feel free
to lay your sleeping bag on a bench or in a field. When the bus breaks down get
off and help out, you might have some fun. Face every hardship as something
which was meant to happen and which will take you on a better road. The law of
attraction works especially while travelling so always keep a positive state of
mind!
Felice Anno Nuovo, Carlo!
RispondiEliminaGrande!
RispondiEliminaBuon 2013..
Eddi Torino
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiElimina