Around the world trip without flights was completed March 18, 2013. But many new travel projects came and will come. Books, photos and videos of a free life dedicated to the knowledge of the amazing World where we are living.

martedì 4 ottobre 2016

Ci vogliono tanti soldi per viaggiare ? Non per forza ! / Do you need a lot of money to travel ? Not necessarily !


ITA - Una delle affermazioni che si sente di più riguardo al mondo dei viaggi e che spesso poi porta molti a credere sia davvero così, spezzando bruscamente tanti vitali sogni, è: “Bello bello, ma per viaggiare ci vogliono tanti soldi. Io non posso permettermelo.” Quante persone si fermano davanti al limite economico convinti che sia davvero invalicabile, quanti sogni infranti davanti a questo scoglio. Solo che col passare degli anni in viaggio continuavo a vedere tante persone che hanno la possibilità economica ma non viaggiano (sia chiaro non sto parlando di vacanze) oppure tante persone che non hanno quasi nulla da parte ma continuano a ritagliarsi un tot di mesi all’anno per viaggi in paesi esotici. Ad un certo punto ho realizzato che il vero limite fosse più psicologico che finanziario. Ci vuole coraggio per partire e andare dall’altra parte del mondo a vivere un‘esperienza di vita da soli. Ci vogliono le palle per affrontare la solitudine tuffandosi nell’ignoto lontano da affetti cari e rinunciando alle comode e illusorie sicurezze che ci eravamo creati a casa. Credo siano queste le vere ragioni che frenano le persone a viaggiare, oltre a particolari situazioni famigliari. Le altre credo siano più scuse.

Partiamo subito dal presupposto che avere una buona base economica per una ragione o per l’altra aiuta eccome, ma non averla per molti non è comunque un limite così insormontabile e di esempi ne ho parecchi. Vi posso raccontare la storia di Daniele, uno dei migliori viaggiatori moderni con cui sono venuto a contatto in India e con cui sono diventato inevitabilmente amico. E’ una persona molto semplice sulla quarantina d’anni che ha vissuto per oltre dieci anni in un furgone soprattutto in val di Susa, sua valle di origine. Probabilmente si sarebbe anche potuto permettere un affitto economico però poi avrebbe lavorato solo per pagarsi le spese e siccome ha sempre voluto viaggiare, ha pensato di spendere tutti i suoi guadagni nei viaggi rinunciando ad un appartamento. Quasi ogni anno si ritaglia almeno 3 o 4 mesi in giro per il mondo e già si è lasciato alle spalle una quantità di paesi da non invidiare a nessuno. Lavora stagionalmente e principalmente in servizio di ristorazione. Negli ultimi anni lavora nei rifugi italiani o svizzeri soprattutto durante l’inverno e in quel periodo si dedica solo al lavoro. Rinuncia ad uscire a mangiare nei ristoranti, risparmia il più possibile su tutti prodotti che consuma e cucinando sempre per se’. Così riesce a mettere da parte sempre il giusto necessario per un viaggio. Quando l’ho incontrato in India viveva anche con 5 euro al giorno tra soggiorno e pasti. Bisogna sottolineare che viaggiare non significa andare in vacanza con le comodità di casa in alberghi lussuosi o ristoranti turistici ma che in molte realtà si può vivere con pochissimo e li dipende dal nostro spirito di adattamento. Viaggiare nel modo più economico possibile può diventare davvero una fonte di guadagno.

Se no vi posso raccontare di alcuni esempi che ho davanti ai miei occhi nella comunità dove sto vivendo in Svezia. Un gruppo di 20 ragazzi vive assieme condividendo tante spese. Per esempio invece di possedere una lavatrice ciascuno loro condividono tre lavatrici in venti. Condividono i bagni e le cucine con tutti gli attrezzi che utilizzano per la casa riducendo le loro spese notevolmente. Quando ci sono delle riparazioni o dei lavori di muratura da svolgere si danno una mano l’uno con l’altro. Vivendo lontani dalle città sono riusciti a trovare la possibilità di vivere con un pezzo di terra a veramente poco dal quale riescono anche a mangiare qualcosa per via di un orto risparmiando anche sul cibo da comprare. Dall’orto ricavano anche prodotti alimentari e cosmetici che vendono in alcuni mercati. C’è anche chi lavora con l’argilla e crea oggettistica di ogni genere da rivendere. Le comunità sono delle ottime occasioni per ridurre le proprie spese e vivere con meno esigenze economiche rinunciando alla vita cittadina. Ognuno di loro ha un lavoro al di fuori della comunità, ma molti riescono a vivere con un part time e anche a viaggiare qualche mese durante l’anno. Siccome la vita in Svezia costa cara non escono mai per mangiare nei ristoranti ma cucinano sempre per loro a casa e se vogliono bere dell’alcol non vanno in giro per bar perché costa troppo, lo consumano a casa o portandoselo dietro dopo che lo comprano nei vari negozi adibiti alla vendita dell’alcol. Molti di quelli che affermano che per viaggiare ci vogliono tanti soldi sono gli stessi che non sarebbero mai in grado di rinunciare a vivere in città e che più volte alla settimana vanno a mangiare al ristorante oppure vanno in giro per bar a fare aperitivi spendendo a volte 50 euro in una serata. Diventa più una questione di scelte. A questo punto la domanda più corretta da farsi sarebbe: “Quanto sei disposto a sacrificarti per il viaggio ?” o “A quanto sei disposto a rinunciare per viaggiare?”

Ma sia chiaro viaggiare non vuol dire non lavorare, ci sono tanti lavori che si possono gestire in viaggio. Grazie al web basta trovare una connessione a internet e molti lavoro si possono gestire davanti al mare invece che chiusi in un ufficio. Possibile che ancora nel 2016 con tutti i lavori che si sono creati con l’avvento di internet molti non riescono ad immaginare il lavoro se non tra le stesse quattro mura ? Si può benissimo lavorare anche senza tecnologia con molti lavori artigianali che dipendono solo dalle proprie mani. C’è chi viaggia continuamente lavorando nei vari mercati in giro per il mondo vendendo creazioni proprie o indumenti e oggetti acquistati da altri paesi a pochissimo e rivenduti. Ancora meglio lavorare come massaggiatori o nel mondo olistico facendo dei corsi economici in paesi asiatici per poi praticare strada facendo. Molti sono i giovanissimi che appena terminato il liceo lavorano una stagione estiva con i lavori più umili per guadagnare quel poco indispensabile per comprarsi un biglietto aereo per l’Australia e andare a cercare lavoro nelle farm (fattorie) a raccogliere la frutta o a fare altro per riuscire a pagarsi il viaggio e poi fare un salto nel sud est asiatico. Insomma una volta che ci si mette in cammino si apre un mondo di possibilità ma la parte più difficile per molti rimane il primo passo proprio perché ci vuole coraggio a fare una scelta diversa dalla massa. Potresti avere la famiglia o gli amici contro, molti ti criticheranno ma quel primo passo si potrebbe rivelare il migliore della tua Vita.

ENG - Do you need a lot of money to travel? Not necessarily !
One of the sentences that you hear more about the world of travel and that often it brings many to believe that it is, breaking so many vital dreams is: "Beautiful beautiful, but it takes a lot of money to travel. I can not afford it. "How many people stop in front of the economic limit convinced that it is really insurmountable, how many broken dreams in front of this rock. Only that I kept traveling over the years to see many people who have the financial ability but do not travel (to be clear I'm not talking about holidays) or the many people who have almost nothing aside but continue to carve out a certain number of months every year for trips to exotic countries. At some point I realized that the real limit was more psychological than financial. It takes courage to leave and go around the world to live a life experience alone. It takes balls to face the loneliness diving into the unknown away from loved ones and renouncing illusory certainties where we were comfortable and we created at home. I think these are the real reasons that stop people to travel, as well as particular family situations. All the others i think that are more excuses.

Let's start from the assumption that having a good economic basis for one reason or the other helps, but not have it for many it is still not so insurmountable limit and I have many examples. I can tell the story of Daniele, one of the best modern travelers with whom I came in contact in India, and with which I have become inevitably friend. It 'a very simple person around forty years old who has lived for over ten years in a van especially in Val di Susa, his home valley. Probably it would also have enabled an economic rent but then he would work only to pay the costs and since he always wanted to travel, he decided to spend all his earnings in travel renouncing an apartment. Almost every year it cuts out at least 3 or 4 months traveling around the world and already has left behind a number of countries do not envy anyone. Seasonally and working mostly in food service. In recent years working in Italian or Swiss mountain lodges especially during the winter and during that time is dedicated only to work. Avoid to go out to eat in restaurants, saving as much as possible on all products it consumes and always cooking for himselves. Thus able to set aside more and the right necessary for a trip. When I met him in India also he lived with 5 euro per day  with a room and meals. We must point out that traveling does not mean go on vacation with the comforts of home in luxurious hotels or touristic restaurants but in many situations you can live with very little, and it depends on our ability to adapt. Travel as cheaply as possible can really become a source of income.

If not I can tell you a few examples that I have in front of my eyes in the community where I am living in Sweden. A group of 20 boys and girls live together sharing many expenses. For example, instead of owning a washing machine each one  they share three washing machines in twenty. They share bathrooms and kitchens with all the tools they use at the home by reducing their expenses considerably. When there are repairs or masonry work to be carried out they give each other a hand. Living out in the country they were able to find the opportunity to live with a piece of land from which they can also get something to eat because of a vegetable garden and also save on food to buy. From the vegetable garden also derive food and cosmetic products that they sell in some markets. Some people working with clay and create objects of all kinds for resale. The communities are good opportunities to reduce the expenses and live with less economic needs giving up city life. Each of them has a job outside the community, but many are able to live with a part-time job and also to travel a few months during the year. Life in Sweden is expensive so they never go out to eat in restaurants but always cook for them at home, and if they want to drink alcohol do not go around to the bar because it costs too much, consume it at home or holding it around after they buy it in shops used to sell alcohol. Many of those who claim that to travel you need a lot of money are those that would never be able to give up living in the city and several times a week they go to eat at the restaurant or go around the bar to drink cocktails and spending 50 euro a night. It becomes a matter of choice. At this point, the correct question to ask to yourself would be: "How much do you want to sacrifice yourself for the journey?" Or "How many renunce you want to do to travel?"

But i remind you that travel does not mean not working, there are so many jobs that you can manage on the road. Thanks to the web just find an internet connection and many jobs can be managed in front of the sea instead of locked in an office. Possible that even in 2016 with all the jobs that have been created with the advent of internet many can not imagine the work if not between the same four walls ? It may work also wvery well without technology with many crafts that depend only on your hands. There are those who travels constantly working in various markets around the world by selling their creations or clothes and items purchased really cheap  from other countries and resold. Even better work as masseurs or in the holistic world by cheap courses in Asian countries and then practicing along. Tere are many young people who just finished high school work a summer season with the humblest jobs to earn the little they need to buy a plane ticket to Australia and go to seek work in farms to pick fruit or do anything else to be able to pay for the trip and then make a leap in southeast Asia. So once you put on the road it opens up a world of possibilities, but the hardest part for many is the first step because it takes courage to make a different choice from the crowd. You may have family or friends against, many will criticize you but that first step could be the best of your life.