528 giorni, 95450 km via terra e 24 paesi attraversati. Con
questi ultimi 9000 km di treno Transiberiano il giro del mondo senza aerei è
stato completato: missione compiuta!
Ho di gran lunga superato longitudinalmente la prima tappa da cui iniziai l’8 Ottobre 2011, il Nepal, a cui seguirono poi India, Sri Lanka, Malesia, Tailandia, Laos, Cambogia, Vietnam, Cina, Corea del Sud, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Cile, Argentina, Brasile, Spagna, Francia, Belgio, Germania, Polonia, Ucraina e Russia. (vedere mappa al fondo)
Ora sono a Vladivostok, nell’estremo oriente russo, vicino alla Corea del Sud, tappa percorsa lo scorso giugno. Per definirmi un traguardo ho sempre immaginato che avrei raggiunto una tappa già percorsa per chiudere questo meraviglioso cerchio. Ma ora che mi ritrovo di fronte davanti a quella che dovrebbe essere la conclusione, penso che non voglio chiudere nulla. Non voglio mettere la parola fine a questa favola. Preferisco lasciare uno spiraglio aperto attraverso il quale tutta questa straordinaria esperienza possa trovare una continuità, una via d’uscita per poter proseguire a crescere assieme al resto della mia esistenza. Non voglio traguardi nella mia vita, voglio restare su un percorso senza arrivi. Nel viaggio, come nella vita stessa, ciò che conta è la strada e non l’obiettivo che ci poniamo davanti. Una volta che si realizza un sogno ci si rende davvero conto dell’importanza che ha avuto il percorso. Si smette di dormire perché i ricordi son diventati così favolosi che pure i sogni perdono di significato a confronto.
Mi sento cosi pieno di gioia e gratitudine che non so più
chi ringraziare. In un’esperienza che, nel bene e nel male, spesso mi ha messo
in situazioni estreme, ho avvertito delle forze esterne provenienti dal cosmo,
dalla natura e dalla gente che mi hanno sostenuto e guidato. Quando si vivono in modo continuo così tante situazioni
differenti, in luoghi diversi e con lingue diverse, l’unico modo per adattarsi
è lasciarsi completamente andare. Inevitabilmente ci si trova in eventi che
vanno al di là del nostro controllo e non sempre si può contare su qualche buon
anima disposta ad aiutarci. Quindi si impara a percepire i messaggi delle
stelle per farsi guidare da energie cosmiche perché in fondo siamo fatti della
stessa sostanza. A volte basta scavare dentro noi e seguire una illuminante voce
interiore che solo dopo lunghe esperienze solitarie si è in grado di ascoltare
e distinguere dalle tante altre che cercano di distrarci - a me ha rimesso sui
binari giusti dopo varie sbandate. A volte invece si possono decifrare messaggi
nelle scene che accadono attorno a noi, nei gesti delle persone o nella forza
della natura. Il caso non esiste. In un avventura simile ce ne rendiamo conto
perché troppo spesso si trovano connessioni tra un evento e l’altro. La
percezione è l’unico strumento che serve per sentire le forze che regolano l’universo.
Voglio dire grazie a tutte queste energie che mi hanno accompagnato e grazie
alle stupende persone incontrate sul cammino che mi hanno scaldato l’animo nei
periodi di gelo.
Ora torno a Casa. Voglio abbracciare mio padre e il resto
della mia famiglia. Voglio trascorrere lunghi pomeriggi a giocare con le mie
nipotine e passare serate a sorridere con i miei cari amici davanti ad una
buona bottiglia di vino rosso. Sento il bisogno di fermarmi per metabolizzare
tutta l’immensa esperienza che ho raccolto in quest’ultimo anno e mezzo in una
bozza di libro. Voglio rielaborare ricordi e pensieri con lucidità e
tranquillità al fine di estrarne il meglio per poi riscriverlo e condividerlo
con chi ne ha piacere. Arricchirò il contenuto con molti particolari sulla mia
storia, non facili da spiegare sul web, e tanti altri argomenti tabù per la
nostra società. Ho deciso di mettermi a nudo e raccontare tutto senza ipocrisie
o maschere. Successivamente mi metterò alla ricerca di un buon editore con cui
pubblicare la mia prima “creatura” (si accettano consigli o contatti ), nella
speranza che altri sognatori, come me, possano trovare ispirazione per fare una
scelta simile. Una volta realizzata questa missione intendo riprendere a
sognare una nuova particolare avventura nel mondo da poter raccontare. Non
riesco ad immaginare la mia vita lontano dalla strada anche se sono aperto e
pronto a tutto. A volte è la vita che decide per noi quindi non bisogna fare
progetti troppo a lungo termine, ma lasciarsi trasportare dal suo vento senza
opporre una inutile resistenza.
Un ringraziamento davvero speciale a tutti voi che mi avete
sostenuto e seguito in tutto il viaggio, mi avete davvero trasmesso tanta
determinazione. Grazie a chi mi conosce e ha creduto in me. Dedico la
realizzazione del mio più grande sogno a chi non c’è più ma che continua a
vivere nella mia anima.
528 days, 95,450 km overland, 24 countries crossed.
With these last 9000 km on the Transiberian railway, the round-the-world
journey without planes has been completed: mission accomplished!
With regard to longitude,
I have gone much further east than Nepal, where I started from on 8 October 2011. From there, I went on across India, Sri Lanka, Malaysia, Thailand,
Laos, Cambodia, Vietnam, China, South Korea, Colombia, Ecuador, Peru, Bolivia,
Chile, Argentina, Brazil, Spain, France, Belgium, Germany, Poland, Ukraine and
Russia. I am now in Vladivostok, in the far east of Russia, near South Korea,
where I was last June. In setting myself a goal, I always imagined coming full
circle would be by reaching a destination I had previously visited, but now
that I face what seems to be the journey’s conclusion, I don’t think I want this
fabulous experience to end. I’d rather leave a door or a way open for it to
continue growing together with the rest of my existence. I don’t want goals in
my life, I want to stay on a path without arrivals. In travelling, as in life,
what counts is the journey, not the goal we set before us. When a dream comes
true, you truly realize how important the journey was. You stop dreaming
because the memories are so fabulous that even the dreams pale in comparison.
I feel so full of joy and gratitude that I no
longer know who to thank. Although this experience often led me, for good or
for ill, to extreme situations, I felt external forces from the cosmos, nature
and people supporting and guiding me. When you continuously experience so many
different situations, in different place with different languages, the only way
to adapt is to let go completely. You inevitably find yourself in events beyond
your control and you can’t always count on friendly help. So you learn to perceive the messages from the stars to be guided by cosmic
energies, which are made of the same substance we are made of, too. Sometimes
it’s enough to look deep inside and follow an enlightening inner voice that you
learn to listen to and distinguish from the many voices trying to distract you
only after long solitary experiences. This has put me back on the right track
after a few false starts. Sometimes you can decipher messages in the scenes
happening around you, in people’s gestures or in the power of nature. Nothing
happens by chance. In such an adventure you realise this is so because too
often connections between one event to another can be found. Perception is the
only tool needed to feel the forces which regulate the universe. I would like
to thank all these energies that accompanied me and all the wonderful people I
met on my way who warmed my soul in cold periods.
Now I’m going back home. I want to hug my
father and the rest of my family. I want to spend long afternoons playing with
my nieces and evenings smiling with my dear friends over a good bottle of red
wine. I feel the need to stop and process the huge experience of the past year
and a half into the draft of a book. I want to re-elaborate memories and
thoughts clearly and calmly to select the very best and then rewrite and share them
with anyone who is willing to read them. I will add many details of my story,
which weren’t easy to explain on the web, and many topics which are considered
taboo for our society. I have decided to tell everything as it is without hypocrisy
or filters. Then I will look for a good publisher with whom to publish my first
creation (if you have any ideas or contacts let me know) in the hope that other
dreamers like me can find inspiration to do something similar. Once this
mission is accomplished I want to start dreaming a whole new adventure in the
world to tell of. I can’t imagine my life away from the road even though I’m
open and ready for anything. Sometimes it is life that chooses for us, so we
shouldn’t make projects which are too long-term but go with the flow without putting
up useless resistance.
A truly special thank you to all of you who
supported and followed me during the entire journey, you really transmitted a
lot of determination to me. Thanks to those who know me and believed in me. I
dedicate the realization of my greatest dream to one who is no longer here but
continues to live in my soul.
STIMA IMMENSA !!!
RispondiEliminaGrandissimo Carlo, tra non molto ti seguirò, sei stato d' ispirazione in buie giornate noiose e mi hai aiutato a radicare in me l' idea del giro del mondo come tappa obbligata nella vita per raggiungere la maturità personale.
Ti auguro ogni bene, e soprattutto tanto successo con il tuo libro ! (Voglio una copia autografata eccheccazz!)
Un tuo lettore
Elia
Tutte le volte che apro e leggo quanto scrivi, un brivido mi percorre dalla testa ai piedi ...
RispondiEliminaCome ti invidio :-)
Ci sono stato molto vicino ma alla fine, x paura, ho sempre desistito.
Il coraggio premia gli audaci
Sei alla fine di un viaggio ma all'inizio di una nuova vita.
Sì perchè da oggi vivrai la vita quotidiana in modo diverso, avrai soprattutto quella sensibilità che ormai a troppi di noi manca ...
In bocca al lupo!
ELLE
Grande grande grande. ti seguo dall'inizio del tuo viaggio e se ho capito bene siamo conterranei (io sono di Alba).
RispondiEliminaTi stimo davvero.
Una copia del libro sarà mia sicuro.
Saluti
Fabio
Sei un mito!
RispondiEliminaSamuele
Grandissimo, leggendo cio' che hai pubblicato non posso che rimanere affascinato, soprattutto dal coraggio che hai avuto.
RispondiEliminaE un po' anche invidia, sicuramente questa esperienza ti ha forgiato per il resto della tua vita, sempre meglio che lasciarsi piegare e spezzare dalla quotidianeta', ma a volte non si hanno scelte.
Eddi da Torino.
Carlo, sei semplicemente fantastico. Ti auguro il meglio in assoluto. Il tuo blog e' fantastico e tu hai un coraggio da leoni.
RispondiEliminaStefano
Noi abbiamo praticamente iniziato il nostro viaggio con la transiberiana mentre tu l'hai concluso!!
RispondiEliminaLa tua è stata un'avventura meravigliosa speriamo che la nostra possano esserlo altrettanto. Per ora siamo solo a 5 mesi di viaggio ma speriamo vivamente di poter raggiungere i tuoi 528 giorni!
Hai dedicato il tempo di vita concessoti per fare qualcosa che ti appartenesse veramente. Già solo per questo sei immenso!
RispondiEliminaSbrigati a pubblicare il libro, se non trovi un editore, perchè non lo metti su http://ilmiolibro.kataweb.it/ o su qualcosa di simile?
Ora che sei tornato mi raccomando di non farti risucchiare dalla vita "normale" occidentale, sarebbe un vero peccato!
Ci ho riflettuto un pò in questi minuti e vorrei aggiungere qualcosa al mio commento precedente.
EliminaOgnuno di noi, quando nasce, ha in mano un pacchetto di anni da vivere, come un dono ricevuto alla nascita: come viviamo questi anni, è tutta e sola una nostra scelta.
Molto spesso, però, per molti di noi, questo tempo concesso ce lo andiamo a sciupare davanti alla TV, a correre dietro a velleità inutili o a fare un lavoro e una vita che non ci appartiengono al 100%.
Io non ti conosco profondamente, ma sembra proprio che tu invece abbia usato il tempo a te concesso finora, per fare veramente quello che vuoi fare e per essere veramente ciò che sei: un essere libero e coraggioso!
Stai vivendo una vita da uomo realmente libero, e ti esorto quindi a continuare così, se senti che questa è la tua strada, e a non lasciarti trasformare.
Io ho fatto un viaggio qualche anno fa, infinitamente più breve del tuo, ma per me molto importante. Anche io ero un impiegato come lo eri anche te prima della partenza, ma quando sono tornato, non so come, non so proprio spiegarmi come, sono tornato piano piano ad essere quello che ero... forse ho abbassato la guardia, non me lo so spiegare, ma sono ritornato ad essere e a fare quello che facevo prima.
Quindi solo per dirti questo... se stai vivendo quello che vuoi, e se ti senti ancora a tuo agio, fai di tutto per restare così!
Buonanotte a tutti e tanti auguri per il tuo libro! Non vediamo l'ora di leggerlo, e anche di leggere di nuovi viaggi, raccontati con la tua sensibilità e empatia!
grande! Noi ci siamo fermati ad un giro del mondo di 11 mesi ... ma con aerei inclusi :P
RispondiEliminaUn saluto
Marta