Dopo l’arrivo in Nepal mi sono dato come obiettivo il giro del mondo senza aerei con rotta est. La prima grande questione di questa avventura è : come raggiungere dall’India le terre orientali come Thailandia, Vietnam, Cambogia e Laos ?
Siccome ci tenevo a trascorrere tutti i 3 mesi del visto in India, per avere modo di conoscerla meglio, sto raggiungendo il sud spinto dalla stagione ideale per esplorarlo. Una prima soluzione potrebbe essere entrare in Cina via terra e poi riscendere verso il Laos. La Cina è l’unico paese che posso attraversare via terra verso la zona interessata perché il Myanmar (ex Birmania) sotto regime militare non è attraversabile via terra con il visto turistico, l’unico accesso è aereo. Per non allungare il viaggio più del dovuto, da nord a sud dell’India almeno 70 ore tra pullman e treni, l’ideale sarebbe trovare un mercantile che dall’India arrivi alla Malesia o Singapore perché la Thailandia non è sulle rotte di questo tipo di navi. Alcuni mercantili trasportano un ridotto numero di passeggeri, di solito al massimo 8 per nave offrendo a loro vitto e alloggio. Avendo letto alcuni libri che raccontavano di viaggi tra Chennai e Singapore mi ero tranquillizzato convinto che l’avrei trovato, ma le ricerche sul web sono andate a esito negativo. Diverse compagnie di mercantili mi assicurano che non è permesso in nessun porto indiano lo sbarco e l’imbarco di passeggeri per questi mezzi – che bella sorpresa subito all’inizio.
Preoccupato dalle 70 ore di viaggio più una settimana di attesa per il visto cinese studio un'altra soluzione, lo Sri Lanka. Controllo le rotte dei cargo da Colombo a Singapore è questa volta sembra la scelta giusta. Il 20 febbraio una nave inglese da Colombo partirà verso Singapore impiegandoci 5 giorni. Il visto indiano scade l’8 febbraio così ho tempo di godermi un mese esplorando regioni come Goa, Karnataka e il Kerala con le loro verdi foreste e spiagge bianche per poi raggiungere lo Sri Lanka con un traghetto. Sono in contatto diretto con un dipendente della compagnia inglese e stiamo discutendo per il biglietto, mi auguro che vada tutto bene altrimenti sarà ancora più avventuroso.
Intanto ho raggiunto da poco Goa con l’intenzione di rilassarmi durante il periodo natalizio e inizio anno nuovo per evitare di viaggiare nel periodo più turistico e caotico. Questa regione è molto differente dal resto dell’India, innanzitutto sono cattolici e al posto dei templi si trovano grandi chiese bianche coloniali. L’eredità dell’ epoca coloniale portoghese è affascinante. Le spiagge sono da cartolina con palme di cocco come sfondo, il mare è caldo ma l’acqua è verde. La vita degli abitanti locali e degli stranieri prosegue a ritmo davvero shanti (tranquillo), curioso di conoscere anche la vita notturna tanto famosa che ha reso Goa un tempio della musica trance.
Buone feste di Natale e soprattutto felice anno nuovo a tutti, per quanto riguarda me non posso che augurarmi un 2012 come questi ultimi 2 mesi e mezzo che sono stati grandiosi e sono così felice di vivere il questo sogno ovunque mi porterà. Per un viaggiatore non conta l’arrivo ma il viaggio come per me non conta finire il giro del mondo ma l’esperienza che sto accumulando giorno dopo giorno. Ci sentiamo nel 2012.
After arriving in Nepal I set myself the objective of going eastwards around the world without taking any flights. The first big problem of this adventure was now how to reach Eastern countries such as Thailand, Vietnam, Cambodia and Laos from India?
Since I really wanted to spend all three months of my visa in India to be able to get to know the country better, I went south as it was the ideal season to explore there. A first solution to the problem mentioned above would be to enter China on land and then go down to Laos. China was the only country I could cross on land to go where I wanted because Myanmar (ex Burma) was under a military regime and could not be crossed via land with a tourist visa – the only access was by air. To avoid making the journey unneccesarily long (travelling the length of India by bus and train would take about seventy hours), the ideal solution would have been to find a merchant ship from India to Malaysia or Singapore - Thailand is not on these ships’ courses. Some of these ships offer board and lodging to a limited number of passengers, usually no more than eight. Having read some books that talked about tarvels between Chennai and Singaopre I was optimistic about being able to find one myself, but searching the web gave no results. Several merchant ship companies told me that no passengers may board these ships in any Indian harbour – what a nice surprise!
Worried about a seventy-hour journey plus a week waiting for the Chinese visa, I looked into another possibility: Sri Lanka. I checked the routes of cargo ships from Colombo to Singapore and this seemed to be the right choice. On the 20th of February a British ship would leave Colombo, reaching Singapore five days later. My Indian visa would expire on February 8th, which left me a month to explore the lush forests and white beaches of Goa, Karnataka and Kerala and then take the ferry to Sri Lanka. I was in contact with an English person working for one of the shipping companies, we had discussed my becoming a passenger and I hoped a deal could be made, otherwise things would become even more adventurous.
Meanwhile I had just reached Goa and aimed to relax over Christmas and the New Year and avoid travelling in that chaotic and touristy period. The region of Goa differs from the rest of India because there are many Catholics and instead of temples there are many white colonial churches. The Portuguese colonial heritage is fascinating. The beaches are postcard-perfect, with warm green water fringed by palm trees. The life of locals and foreigners is really shanti (restful), and I was curious to check out Goa’s famous nightlife that made the region a “temple” of trance music.
Merry Christmas and especially Happy New Year to all! As far as I’m concerned, I can only hope that 2012 will be like the last two and a half months. It’s been great so far and I’m so happy I’m living this dream, wherever it takes me. For a traveller it’s not so much about getting to a place but the journey itself, and for me this means going around the world is not the most important thing, the real deal is the experiences I have while travelling. More to come in 2012.
ciao Carlo, ho appena scoperto ed iniziato a leggere il tuo blog e la tua stupenda avventura!
RispondiEliminasu questo post volevo chiederti, che siti hai usato per trovare il passaggio cargo sri lanka-singapore?
Bentornato (anche se non si torna mai per davvero! ;) ), non vedo l'ora che esca il tuo libro! :)
Claudia